Quando l’avvocato…cambia la serratura.

Con sentenza n. 15633/2020, la Corte di Cassazione ha stabilito che integra il reato di violenza privata impedire all'avvocato ospite di entrare nello studio legale cambiando la serratura e ostacolandone l'ingresso. Nel caso in esame, ad un avvocato era stato impedito dai Colleghi di entrare nello studio in cui, secondo loro, era solo un «ospite».  In …

L’avvocato e il cliente «fragile»: un caso di truffa.

La Cassazione, con sentenza n. 11030/2020, ha stabilito che integra il reato di truffa far firmare a una cliente, in evidente stato di fragilità emotiva per la morte del marito, un patto quota lite esagerato. Nel caso in esame, un Avvocato era stato convenuto in giudizio per truffa ai danni di una Assistita indotta a consegnarli …

L’avvocato e la censura.

La Cassazione, con sentenza n. 7761/2020, ha confermato la decisione del C.O.A di sanzionare con la censura due avvocati per aver assunto l’uno il ruolo di arbitro nella procedura in cui l’altro difendeva la società debitrice e quest’ultimo per aver costituito un trust al fine di schermare i beni della cliente a garanzia dei diritti dei creditori. Nel caso in esame, le …

Guarigione «prolungata»: quando scatta la responsabilità medica?

La Cassazione, con sentenza n. 5315/2020, ha stabilito che si configura un’ipotesi di responsabilità medica in caso di condotta colposa dei sanitari che, pur non aggravando la lesione, rileva in relazione all'allungamento del periodo necessario per la stabilizzazione dello stato di salute. Nel caso in esame era stato contestato a tre medici il reato, ex art. …

Avvocati, fatturazione e Codice deontologico.

La Cassazione, con sentenza n. 34476/2019, ha confermato la pena della sospensione dalla professione inflitta dal Consiglio distrettuale di disciplina e confermata dal CNF nei confronti di un'avvocatessa, responsabile di aver percepito compensi da una propria assistita, senza emissione di relativa fattura e senza curarne gli interessi. Nel caso in esame, si è svolto un procedimento disciplinare nei confronti …

Responsabilità medica e cartella clinica incompleta.

La Cassazione, con sentenza n. 29331/2019, ha stabilito che l’incompletezza della cartella clinica non è una circostanza da sola sufficiente a dimostrare la responsabilità medica per il danno sofferto da un paziente, ma è necessario che abbia reso impossibile l'accertamento del nesso causale tra operato dei sanitari e danno. Inoltre, la condotta posta in essere …

Avvocati e «pubblicizzazione» di premi e riconoscimenti sui social media: quale disciplina?

Il Consiglio Distrettuale di Disciplina della Corte d'Appello di Milano ha segnalato (nota n. 40/2019) il pericolo di violazione degli articoli 35 comma 8 e 37 Codice Deontologico da parte di alcuni avvocati per avere pubblicato post sul social Linkedin, evidenziando l'assegnazione di premi qualificanti capacità professionali in vari campi e comunicazioni contenenti i nominativi …

Avvocati: tempi e regole per l’emissione delle fatture relative ai compensi.

Il CNF, con sentenza n. 1/2019, ha stabilito che l'avvocato ha l'obbligo, sanzionato dagli artt. 16 e 29 Codice Deontologico, di emettere fattura tempestivamente e contestualmente alla riscossione dei compensi, restando irrilevante l'eventuale ritardo nell'adempimento «quand’anche effettuato in virtù di strumenti legislativi tipici eventualmente applicati, quali il c.d. “ravvedimento operoso”, che può tuttavia mitigare la …

Contagio da sangue infetto durante un’operazione? La responsabilità è dell’ematologo.

La Cassazione, con sentenza n. 25764/2019, ha stabilito che, in caso di contagio a seguito di trasfusione di sangue infetto durante una operazione chirurgica, la responsabilità del contagio stesso e della successiva morte del paziente non è del chirurgo che lo ha operato, ma dell’ematologo. Se nella struttura ospedaliera esiste, quindi, un responsabile del reparto …

Rinvio della prestazione medica e risarcimento del danno.

La Cassazione, con ordinanza n. 24514/2019, ha stabilito che il malato che deve sottoporsi a una prestazione sanitaria rinviata di qualche giorno non ha diritto al risarcimento del danno solo per tale ritardo. Nel caso in esame un uomo, recatosi in ospedale per sottoporsi a un ciclo di chemioterapia, aveva chiesto un risarcimento del danno …